Tanzanite

La tanzanite è una delle gemme più ricercate e amate per via del suo intenso e ricco colore blu-viola. Scoperta negli anni ‘60 alle pendici del Kilimanjaro, in Tanzania, la tanzanite è una gemma di nuova generazione che si è affermata rapidamente nel mercato dei preziosi grazie alla famosa gioielleria Tiffany di New York.

Tanzanite: storia e tradizione

La tanzanite è una gemma di recente scoperta. Il suo ritrovamento, infatti, risale al 1967, quando un membro del popolo dei Masai, Ndugu Jumanne Ngoma, scoprì dei curiosi cristalli blu dalla bellezza particolarmente spiccata, nella zona di Merelani Hills, nella Tanzania settentrionale. L’indigeno decise di presentare quanto scoperto ad una ditta di commercianti di gemme, i quali credettero di essere finalmente di fronte al tanto ricercato zaffiro. Dopo le dovute verifiche però, essi capirono che quanto rinvenuto era di portata ancor più importante: ciò che avevano tra le mani era una nuova gemma dalle tonalità blu estremamente affascinanti. Tali commercianti chiesero al governo della Tanzania il permesso di iniziare gli scavi utili all’estrazione dei cristalli, mettendo in secondo piano l’uomo masai, al quale per onore di cronaca, non venne mai riconosciuto il merito della scoperta.

La gemma inizialmente venne nominata zoisite blu, essendo una sua varietà. Deve però il suo nome attuale al Vice presidente della Maison Tiffany, Harry Platt. Capendo l’importanza e la bellezza della gemma, egli decise di integrarla nella linea della Maison, promuovendola con una massiccia campagna pubblicitaria. Trovando però un’inquietante assonanza tra il nome “zoisite” con la pronuncia inglese della parola “suicide”, egli decise di rinominarla Tanzanite, rendendo così omaggio al luogo da cui essa proviene: la Tanzania.

Grazie a Tiffany, la tanzanite divenne un simbolo di raffinatezza ed eleganza, conoscendo il successo commerciale ed attirando su di sé l’attenzione di gemmologi, appassionati e collezionisti.

Secondo la tradizione astrologica, inoltre, la tanzanite è una delle pietre portafortuna del mese di dicembre.

Collana in platino con tanzanite e diamanti. Tiffany & Co.

Tanzanite: composizione chimica e colore

La tanzanite è la varietà blu-viola del minerale zoisite, un silicato di alluminio e calcio idrato. Il minerale zoisite in natura si trova in una vasta gamma di colori che vanno dall’incolore al grigio, giallo, marrone, rosa, verde, blu e viola. Il colore blu-viola della tanzanite è dovuto alla presenza di piccolissime quantità degli elementi chimici vanadio e cromo nella struttura della zoisite.

La tanzanite è caratterizzata da un marcato pleocroismo, ossia mostra un colore differente a seconda della direzione lungo cui si guarda la pietra. A seconda della direzione di osservazione, nella tanzanite è possibile osservare i seguenti tre colori: blu intenso, porpora e verde giallastro. Questi colori possono essere percepiti ad occhio nudo semplicemente ruotando la pietra, oppure possono essere visibili contemporaneamente, a seconda di come sia stato tagliato il cristallo grezzo. Inoltre, anche la tipologia di luce con cui osserva la gemma può influire sul colore: alla luce fredda o diurna viene enfatizzata la componente blu della pietra, mentre alla luce artificiale di una lampada a incandescenza la pietra appare più violacea.

Nelle qualità migliori la tanzanite mostra un colore blu violaceo o blu molto intenso. In natura, però, queste colorazioni così intense sono molto rare e la maggior parte delle tanzaniti che si trovano in commercio deve il proprio colore al trattamento termico (generalmente a temperature di 400-500°C) delle più comuni e meno rare tanzaniti dalle tinte brunastre o verdastre meno sature.

Poiché nel commercio si dà per scontato che la maggior parte delle tanzaniti sia stata in qualche modo scaldata, l’effetto di questo trattamento sul valore finale della pietra non è marcato. In molti casi, inoltre, è difficile per i laboratori gemmologici determinare se una tanzanite sia stata o meno trattata termicamente.

Tanzanite: geologia e distribuzione geografica

La tanzanite è una gemma molto rara in natura. Gli unici giacimenti di tanzanite si trovano dove furono scoperti i primi cristalli di questa gemma: le Merelani Hills del distretto di Lelatema, situato a sud-est della città di Arusha. Qui i cristalli di tanzanite si trovano generalmente all’interno di filoni e vene idrotermali contenute all’interno di rocce metamorfiche.

Prima del 1967, le uniche varietà di zoisite che potessero avere un uso gemmologico erano una zoisite rosa nota come thulite e una zoisite di colore verde nota con il nome di anyolite, la quale spesso costituisce la matrice di grossi cristalli esagonali di rubino che si rinvengono nella famosa miniera di Longido, sempre in Tanzania.

Merelani, Tanzania © Gilmore Family Jewelers

Tanzanite: grezzo, taglio e purezza

La tanzanite cristallizza nel sistema ortorombico e i grezzi di qualità gemma hanno tipicamente una forma prismatica allungata con le facce finemente striate e le estremità raramente ben formate. I cristalli sono spesso di grosse dimensioni e da essi si ricavano gemme in un’ampia varietà di dimensioni e forme.

Essendo la tanzanite fortemente pleocroica, il taglio influisce molto sul colore finale della pietra. L’esatto colore della pietra vista dall’alto dipende dal colore intrinseco del cristallo nel suo stato grezzo, dalla sua dimensione e dai colori pleocroici che il tagliatore decide di prediligere quando orienta il grezzo per tagliarlo.

La tanzanite è una gemma generalmente molto limpida e con una bella lucentezza vitrea. Le inclusioni, quando presenti, tipicamente non sono visibili ad occhio nudo. Tra le tipiche inclusioni che si trovano nella tanzanite ci sono impronte digitali di goccioline fluide e cristalli spesso aciculari.

Nonostante la durezza moderata della tanzanite (6,5-7 secondo la scala di Mohs), bisogna prestare molta attenzione quando la si monta o la si indossa, in quanto, a causa della sua sfaldatura prismatica perfetta, ha una facile tendenza a rompersi lungo alcune direzioni. Per la sua pulizia si consiglia di utilizzare della semplice acqua calda e sapone.

Tanzanite: sintesi e imitazioni

In commercio si possono trovare pietre che assomigliano alla tanzanite, sia naturali che sintetiche, come la cordierite, il corindone e lo spinello nelle colorazioni blu-viola. Avendo proprietà fisico-chimiche differenti dalla gemma che emulano, queste imitazioni possono essere individuate con una semplice analisi gemmologica. Cristalli sintetici di tanzanite, invece, non sono stati ancora prodotti per uso gemmologico.

3.35

Caratteristiche gemmologiche della tanzanite

Specie mineralogica Zoisite
Sistema cristallinoOrtorombico
Durezza (Mohs)6.5 - 7
Peso specifico3.35
Composizione chimicaCa2Al3(SiO4)3(OH)
ColoreDa blu violaceo a viola bluastro
Carattere otticoBiassico positivo (+)
Indici di rifrazione1.691 (α) – 1.693 (β) – 1.700 (γ)
Birifrangenza0.008 - 0.013

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